Ineos Grenadiers, Joshua Tarling: “Abbiamo avuto un periodo difficile, ma tutti vogliono tornare a vincere”
Joshua Tarling crede nel rilancio della Ineos Grenadiers. Reduce da una stagione piuttosto complicata, durante la quale sono arrivate solamente 14 vittorie, la compagine britannica punta a tornare ad alti livelli nel 2025 e, per riuscirci, sta operando numerosi cambiamenti nei quadri tecnici e nello staff. Novità che sembrano incontrare il favore del classe 2004 gallese, tra i giovani più talentuosi del team, che ammette le difficoltà che la squadra ha dovuto affrontare in questo 2024, ma ritiene anche che all’interno della formazione ci sia la volontà di far fronte alla sfida e superare il periodo no per cercare nuovi successi e ritornare al top.
“Non è rotta. È una squadra, no? Non è un oggetto”, ha dichiarato a Rouleur Live Tarling, aggiungendo di non aver mai pensato di lasciare la squadra nonostante le difficoltà: “Ho prolungato non molto tempo fa e credo che abbandonare una squadra quando forse non è dove vogliamo essere sia come rinunciare, giusto?“.
Il 20enne ritiene che le novità introdotte abbiano portato un diverso modo di pensare: “Penso che si siano cambiate molte cose e che siano arrivate molte persone nuove. Tutti ci stanno provando; la mentalità è diversa e la preparazione è diversa. Penso che sia più eccitante e non credo che dovremmo arrenderci. Le cose possono solo migliorare. Sarebbe bello partecipare alla ripresa e godersi il ritorno”.
Riguardo ai propri obiettivi, l’ex campione europeo a cronometro vuole migliorarsi nelle corse di un giorno: “Mi sono sempre piaciute di più le gare in linea che le cronometro. Voglio davvero concentrarmi sulle classiche. Personalmente, la Parigi-Roubaix è l’obiettivo più importante per me. Queste corse sono così difficili da vincere, si può avere fortuna e sfortuna”.
“Abbiamo avuto un periodo difficile, ma abbiamo tutti gli strumenti, l’equipaggiamento e i corridori e non c’è motivo per cui l’anno prossimo, con qualche cambiamento, non arrivi la vittoria – è convinto Tarling – Non c’è molta pressione, sapete? C’è più voglia. Nessuno è obbligato a migliorare, perché tutti vogliono essere lì e tornare a vincere. Nessuno guarda troppo avanti, come alle Olimpiadi del 2028, tutti guardano all’anno prossimo, alla prima gara, per vincere“.
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